Ciao e benvenuto!
Oggi voglio condividere con Te un video che può dare uno spunto iniziale di miglioramento a molte persone che non sanno ancora Se e Come la voce possa migliorare.
VOCE MONOTONA?
Tre consigli per avere una voce coinvolgente
All’interno di questo video ho deciso di condividere con te 3 consigli e qualche esercizio per risolvere una delle problematiche che più spesso mi vengono ad essere richieste di risolvere: La Voce Monotona, la monotonia.
Il riuscire ad avere una voce più coinvolgente, più modulata, per riuscire ad attrarre maggiormente l’attenzione e farsi ascoltare di più e con maggiore piacere
- nel momento in cui si parla,
- nel momento in cui si telefona,
- nel momento in cui si vende,
- o si fanno dei video,
- oppure si parla in pubblico.
Come sai mi occupo di voce, di comunicazione e di dizione per il Business (puoi vederlo sulla homepage del sito) e quindi aiuto professionisti imprenditori e venditori a migliorare questi aspetti per vendere di più parlare meglio in pubblico o in video Insomma raggiungere più risultati specialmente in ambito business (ma anche in altre aree della vita)
Ecco che allora i tre consigli e gli esercizi che ti do in questo video sono adatti a te se vuoi:
- migliorare la voce fine a se stessa
- parlare bene in ogni situazione della vita personale
- parlare in pubblico
- parlare in video
- fare vendite telefoniche con maggiori tassi di conversione
- fare vendite one-to-one
- comunicare e gestire i collaboratori
Per ottenere sin da subito una voce più coinvolgente ci sono tanti tanti aspetti che dovremmo riuscire a migliorare della nostra voce del nostro modo di parlare.
Ovviamente nel momento in cui noi vogliamo ottenere una comunicazione migliore, più affascinante, più musicale, dobbiamo lavorare un po’ su tutti gli elementi espressivi della voce.
Gli elementi espressivi della voce sono diversi, ho già fatto anche degli altri video video in merito
(questi sono i link:
1: https://youtu.be/GwxSaxvYDtU
2: https://youtu.be/h1HBDIYmeeo )
In ogni caso, gli elementi espressivi della voce, te li dico velocemente sono:
- il volume
- il tono
- il tempo
- il ritmo
- e poi abbiamo anche il sorriso, che fa parte un po’ della mimica facciale
Ogni emozione ha il suo livello di sorriso, ma noi dobbiamo sempre ricordarci di avere un viso e di utilizzarlo nel momento in cui leggiamo e comunichiamo.
In ogni caso, all’interno di questo video, per non complicare troppo le cose, sono solamente 3 gli elementi espressivi su cui ti consiglio di prestare sin da subito attenzione per smettere di avere una voce monotona:
1) se vuoi avere una voce più modulata, più coinvolgente e più dinamica: devi variare il Tono della voce.
Il tono è la nota che suoni.
Possiamo avere un tono più basso, un tono medio, oppure un tono alto.
Questo già da un senso maggiore di musicalità a quello che dici e quindi di conseguenza già solo questo elemento estremamente importante perché ti permette di essere ascoltato di più.
2) il secondo elemento espressivo da variare è il Tempo
Devi muovere la tua voce in maniera più veloce oppure più lenta.
Ecco che allora questa questo aspetto, questo tempo, questa velocità del modo in cui noi parliamo, può dare questo senso di dinamicità anche al nostro discorso alle nostre letture, Insomma ogni volta che parliamo.
Possiamo accelerare i nostri discorsi, quindi ad esempio parlare più velocemente se magari vogliamo coinvolgere di più, oppure se vogliamo passare più velocemente su determinati argomenti perché magari sono meno importanti…
Oppure possiamo rallentare per essere più incisivi su alcune parti del discorso, su alcune parole.
Ecco che allora il tempo è un altro elemento espressivo molto molto molto molto importante, che devi curare per rendere la tua voce meno monotona e più coinvolgente.
3) Il terzo elemento espressivo da modulare è il Ritmo (le pause)
In questo caso associamo il ritmo alle pause. Le pause possono essere di 2 tipi fondamentali.
- Abbiamo le pause normali, le pause cosiddette “NETTE”.
Le pause nette sono quelle pause dove alla fine di una parola c’è dello spazio vuoto, quindi c’è un po’ di silenzio tra una parola e l’altra.
Questo spazio può essere molto breve, così che fa risultare le parole una attaccata all’altra.
Oppure può essere uno spazio un pochino più lungo, o molto lungo.
Questa durata variabile delle pause può permetterci di catturare maggiormente l’attenzione, di riuscire a dare ulteriore dinamicità al nostro discorso, di farci ascoltare, di catturare o di rilasciare l’attenzione – a seconda di quello che vogliamo fare con la nostra voce e degli stati d’animo che vogliamo generare.
Non solo, ma le pause nette sono anche associate maggiormente a due stili emozionali, ovvero:
- la Simpatia, specialmente se le pause sono molto brevi
- oppure all’Autorevolezza, nel momento in cui inseriamo delle pause più lunghe,
proprio perché sono pause nette dove ci prendiamo del tempo, dove manteniamo sospesa l’attenzione di chi ci ascolta, e questo fa crescere la curiosità e, di conseguenza, anche il fascino e l’autorevolezza, la competenza, il sentirsi a proprio agio nel silenzio… Questo è un elemento estremamente importante.
- poi abbiamo un’altra tipologia di pausa: la cosiddetta pausa verde, da come la definiva anche il mio maestro Ciro Imparato e da come anche io insegno all’interno dei miei percorsi come Voce per Vendere o Comunicazione Carismatica – il Codice della Voce (dove parlo del Codice delle emozioni).
La pausa verde è la pausa esitante, la chiamiamo pausa verde perché è la pausa della voce verde, cioè la voce della calma dell’empatia.
Ecco questa pausa dove andiamo un po’ ad allungareeee la vocaleeee della parola, e, anziché fare uno spazio vuoto come nella pausa blu, andiamo a riempire lo spazio tra una parola e l’altra con un allungamento della vocale della parola precedente.
Insomma, le pause esitanti sono quelle pause che usi quando un po’ pensi a cosa dovresti dire…. sono quelle pause di elaborazione del pensiero….
Mentre la pausa netta è più associata all’autorevolezza: so cosa dire, divento autorevole, pausa netta… (piuttosto penso all’interno della pausa dello spazio vuoto quando non faccio rumore)
Ecco che allora queste due tipi di pause noi possiamo utilizzarle per variare la voce e le emozioni nei nostri discorsi, mixando le pause, e poi possiamo accelerare e poi rallentare e ogni tanto possiamo alzare e abbassare il tono.
Come avrai capito, già solamente con queste tre cose puoi dire addio alla voce monotona; ma anche solo questi tre elementi espressivi possono far sì che la tua voce può diventare estremamente modulabile e coinvolgente.
Poi ovviamente si possono aggiungere anche gli altri elementi espressivi, in particolar modo il volume: anche questo può incidere con l’emozionalità che vogliamo comunicare; e poi ovviamente le diverse gradazioni di sorriso…
In più ci possono essere anche tante altre cose riguardo al linguaggio del corpo, riguardo alle parole emozionali che vogliamo dire…
Insomma tutto quanto va ad aggiungersi, ma se vuoi Scoprire di Più di su queste cose puoi anche approfondire con il nostro percorso di Voce per Vendere oppure con i percorsi di Voce Veloce o altre cose.
In ogni caso, se puoi essere interessato a migliorare maggiormente questi aspetti puoi sempre chiedere una consulenza a parlare con me o con qualche mio tutor e cercare di capire insieme, che cosa possiamo fare per aiutarti per raggiungere i tuoi obiettivi comunicativi.
Puoi schedulare una prima call conoscitiva con me da qui:
https://calendly.com/vecsy/call-conoscitiva
Parleremo assieme della tua situazione, delle tue necessità ed esigenze, dei tuoi obiettivi e, se ti potrò aiutare davvero allora capiremo come passare all’azione iniziando un percorso di formazione di studio, di allenamento, di consulenza, di mentoring…Tra le tante cose che possiamo fare, troveremo sicuramente quella giusta che ti può aiutare.
A presto.
Ciao, Alberto Ranzato